Docenza

Pannello di gestione della docenza

Insegnamento
Storia del jazz II  
Docente
Brazzale Riccardo  
Anno accademico
2014/2015  
Obiettivi
Apprendimento degli eventi e conoscenza dei personaggi che hanno determinato l'evoluzione del jazz, dagli anni '40 agli anni '80 del XX secolo, mettendo in relazione lo sviluppo del linguaggio e degli stili con gli accadimenti storici, sociali e civili che hanno segnato soprattutto la società americana e la civiltà afroamericana ma anche la società europea nello sviluppo mondiale del jazz. Presa di coscienza della timeline del jazz moderno, dal bebop alla nuova musica europea di derivazione jazzistica.  
Modalità d'esame
Prova orale:
Ascolto di alcuni brani (di media tre), da una lista preventivamente fornita, con richiesta di commento, analisi e approfondimento, a partire da titolo, interpreti, solisti, stile, anni di riferimento, periodo storico e riferimenti sociali.  
Programma
Nascita del jazz moderno: il bebop degli anni '40. Vita e opere di Charlie Parker; ruolo degli altri grandi boppers (Gillespie, Powell); importanza di un personaggio anomalo, il pianista-compositore Thelonious Monk. Analisi del linguaggio bop.
Un nuovo modo di interpretare il jazz moderno: il cool jazz, nelle diverse esplicitazioni di Lennie Tristano, Miles Davis e Gil Evans, Dave Brubeck e i californiani (il pianale quartet di Mulligan e Baker). La terza corrente nell'incontro con la musica colta europea: da John Lewis a Gunther Schuller. Nascita del modal playing (le teorie di GeorgeRussell). Le anticipazioni di Tristano.
Il ritorno alla tradizione e alle radici: l'hard bop. Le mille facce dell'hard bop, da Horace Silver e Art Blakey e i Jazz Messengers al quintetto Max Roach-Clifford Brown, al trio/quartetto di Sonny Rollins. Il mondo di Monk.
Le nuove musiche popolari della società nera; le lotte per i diritti civili degli afroamericani.
Centralità del Quintetto di Miles Davis nella definizione del nuovo jazz moderno.
Il ritorno dell'importanza della scrittura musicale e dell'organizzazione improvvisativa: Charles Mingus.
Bill Evans e il Vanguard Trio con La Faro e Motian cambiano il "jazz piano trio".
Un nuovo genio sulla scena: John Coltrane, dal modale alla libertà espressiva e alla spiritualità.
La rivoluzione del free jazz: Ornette Coleman e Cecil Taylor; gli altri: il mondo a parte di Sun Ra e l'impegno socio-politico di Archie Shepp e Max Roach. La meteora di Eric Dolphy.
Il secondo quintetto di Miles e l'avvento dell'elettrico. Le teorie armonico-
modali di Wayne Shorter.
Gli anni '70: dal free di Chicago all'incontro col rock e col pop. Il ruolo di Miles e quello di Keith Jarrett.
Gli anni '80: il ritorno della tradizione col neo-bop ma anche le nuove musiche popolari della black society.
Le novità vengono dall'Europa: la nuova musica improvvisata e l'Ecm Sound.  
Bibliografia
Testo di riferimento: Storia del Jazz, di Stefano Zenni (Ed. Nuovi Equilibri, 
Roma)  
Periodo
I semestre  
Durata effettiva
30 ore  
Creazione
10/09/2014  
Ultimo aggiornamento
02/12/2014