Docenza

Pannello di gestione della docenza

Insegnamento
Storia del jazz II  
Docente
Brazzale Riccardo  
Anno accademico
2019/2020  
Obiettivi
Apprendimento degli eventi e conoscenza dei personaggi che hanno determinato l'evoluzione del jazz, dagli anni '40 agli anni '80 del XX secolo, mettendo in relazione lo sviluppo del linguaggio e degli stili con gli accadimenti storici, sociali e civili che hanno segnato soprattutto la società americana e la civiltà afroamericana ma anche la società europea nello sviluppo mondiale del jazz. Presa di coscienza della timeline del jazz moderno, dal bebop alla nuova musica europea di derivazione jazzistica.  
Modalità d'esame
Prova orale:
Ascolto di alcuni brani (di media tre), da una lista preventivamente fornita, con richiesta di commento, analisi e approfondimento, a partire da titolo, interpreti, solisti, stile, anni di riferimento, periodo storico e riferimenti sociali.  
Programma
Nascita del jazz moderno: il bebop degli anni '40. Vita e opere di Charlie Parker; ruolo degli altri grandi boppers (Gillespie, Powell); importanza di un personaggio anomalo, il pianista-compositore Thelonious Monk. Analisi del linguaggio bop.
Un nuovo modo di interpretare il jazz moderno: il cool jazz, nelle diverse esplicitazioni di Lennie Tristano, Miles Davis e Gil Evans, Dave Brubeck e i californiani (il pianoless quartet di Mulligan e Baker). La terza corrente nell'incontro con la musica colta europea: da John Lewis a Gunther Schuller. Nascita del modal playing (le teorie di George Russell). Le anticipazioni di Tristano.
Il ritorno alla tradizione e alle radici: l'hard bop. Le mille facce dell'hard bop, da Horace Silver e Art Blakey e i Jazz Messengers al quintetto Max Roach-Clifford Brown, al trio/quartetto di Sonny Rollins. Il mondo di Monk.
Le nuove musiche popolari della società nera; il soul jazz di Cannonball Adderley e Lee Morgan. Le lotte per i diritti civili degli afroamericani; l'impegno extramusicale del jazz.
Centralità del Quintetto di Miles Davis nella definizione del nuovo jazz moderno.
Il ritorno dell'importanza della scrittura musicale e dell'organizzazione improvvisativa: Charles Mingus.
Bill Evans e il Vanguard Trio con La Faro e Motian cambiano il "jazz piano trio".
Un nuovo genio sulla scena: John Coltrane, dal modale alla libertà espressiva e alla spiritualità.
La rivoluzione del free jazz: Ornette Coleman e Cecil Taylor; gli altri: il mondo a parte di Sun Ra e l'impegno socio-politico di Archie Shepp e Max Roach. Nuovi sassofonisti. Il free dei bianchi.
L'incredibile meteora di Eric Dolphy. Artisti dimenticati: H. Nichols.
Il secondo quintetto di Miles e l'avvento dell'elettrico. Le teorie armonico-modali di Wayne Shorter. Il Blue Note sound.
Gli anni '70: dal free di Chicago all'incontro col rock e col pop. Il ruolo di Miles e dei suoi epigoni. Un nome nuovo: Keith Jarrett.
Gli anni '80: il ritorno della tradizione col neo-bop ma anche le nuove musiche popolari della black society (M-Base). Il fenomeno del fusion. Il trio Motian-Frisell-Lovano. Le novità vengono dall'Europa: la nuova musica improvvisata e l'Ecm Sound. La scena italiana. 
Gli anni '90: Nuovi pianisti, Brad Mehldau. 
World jazz, etno, disco: il jazz è altro da ciò che era.
 
Bibliografia
Testi di riferimento: 
- La Storia del Jazz, di L. Onori, R. Brazzale, M. Franco (Hoepli Ed. 2020).
- Storia del Jazz, di Stefano Zenni (Ed. Nuovi Equilibri, 
Roma)

Altri testi: Ted Gioia, Alyn Shipton, John Fordham, Polillo-Fayenz.

 
Periodo
I semestre  
Durata effettiva
30 ore  
Creazione
20/02/2019  
Ultimo aggiornamento
12/10/2020